ORTOGNATODONZIA

Sia l’ortodonzia sia l’ortognatodonzia sono branche dell’odontoiatria ma, mentre l’ortodonzia si dedica ad allineare dentature malposizionate o sovraffollate, l’ortognatodonzia si occupa anche della correzione delle malformazioni delle ossa appartenenti al distretto orofacciale.

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Aperto dal lunedì alla domenica
LUN. VEN 7.30/21.00
SAB. 7.30/19.30
DOM 8.00/18.30

I NOSTRI MEDICI

Dr.ssa Michela Chiarugi

APPROFONDIMENTI

Tali malformazioni, oltre ad avere un impatto negativo sulla funzione masticatoria, possono ripercuotersi anche sulla respirazione, sull’articolazione del linguaggio, sulla postura della colonna vertebrale e sul sistema nervoso centrale.

In tutti i casi, che presentino quadri clinici semplici o complessi, prima di intervenire è necessario fare una diagnosi puntuale, raccogliere dati precisi circa la struttura ossea.

Oltre alla visita, sono pertanto necessarie indagini di diagnostica per immagini che mirino ad esaminare in modo puntuale il distretto orofacciale al fine di programmare l’intervento terapeutico adatto alle necessità del singolo paziente.

Ortognatologia e ortodonzia mirano a far raggiungere alle due arcate dentali un rapporto corretto che consenta la piena funzionalità dell’apparato masticatorio, corregga eventuali difetti di tipo estetico e prevenga tutti i possibili danni e le possibili ripercussioni che un cattivo allineamento dentale può determinare sul resto del corpo (lombalgie, cervicalgie, dolori all’articolazione temporo-mandibolare o cefalee).

Il trattamento ortodontico/ortognatico può, in alcuni casi aver necessità di un supporto chirurgico, ad esempio per l’estrazione di alcuni denti o per favorire l’estrusione di elementi dentali inclusi.

Oltre a questo, il trattamento ortodontico/ortognatico si basa principalmente sull’utilizzo di apparecchi ortodontici.

Alcuni, come ad esempio l’espansore rapido palatale o la maschera di Delaire, servono a modificare la struttura ossea, altri incidono unicamente sull’allineamento dentale.

Gli apparecchi ortodontici possono essere fissi o mobili.

L’ortodonzia fissa, in genere usata in pazienti adulti o in ragazzi in dentatura permanente, si avvale di apparecchi che solamente il dentista può togliere e, con forze meccaniche di fili ortodontici, molle ed elastici, permette il riposizionamento dentale.

L’ortodonzia funzionale e/o ortopedica, che si usa in pazienti in crescita, impiega apparecchi in genere rimovibili, ad esempio il “Monoblocco di Andresen”, il “Bionator di Balters”, l’”Attivatore di Funzione Frankël” ecc. avvalendosi delle stesse forze muscolari per guidare lo sviluppo delle mascelle e favorire il corretto riposizionamento dei denti. Molto spesso un trattamento ortognatodontico può essere composto da due fasi di trattamento: la prima funzionale/ortopedica e la seconda ortodontica con apparecchiatura fissa.

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