OCULISTICA

L’oculistica è la branca della medicina che si occupa di prevenzione, diagnosi e terapia sia medica sia chirurgica delle malattie dell’apparato visivo, ovvero dell’occhio e dei suoi annessi, della correzione dei vizi refrattivi e delle patologie visive correlate.

All’interno del Centro Medico Toscano offriamo un servizio di Oculistica dedicato allo screening, diagnosi e terapia delle numerose patologie che interessano l’apparato visivo.

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I NOSTRI MEDICI

Dr. Jacopo Paladini

Dr. ssa Chiara Scrivanti

Dr. Pietro Liuzzi

 
 

GLI ORARI

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APPROFONDIMENTI

Disponiamo infatti di un ambulatorio per lo screening iniziale e le visite specialistiche di routine, attrezzato per l’approfondimento diagnostico e la terapia.

Presso il nostro centro si effettuano visite per rilascio del certificato di acuità visiva per patenti di guida, durante le quali il medico verificherà la sensibilità al contrasto, la visione crepuscolare, la sensibilità all’abbagliamento e il tempo di recupero dopo l’abbagliamento.

Le patologie oculari più comuni:

  • Miopia: è la riduzione della capacità visiva da lontano. Due sono le cause principali della miopia: il maggiore potere, da parte di cornea e cristallino, di far convergere i raggi luminosi, oppure un’eccessiva lunghezza del bulbo oculare. Le immagini vengono messe a fuoco prima del piano retinico; il difetto si corregge con lenti divergenti che spostano il fuoco posteriormente, sulla retina.
  • Ipermetropia: questa condizione determina una difficoltà nel vedere nitidamente gli oggetti vicini. Il problema può essere dovuto ad un bulbo oculare più corto del dovuto o ad un ridotto potere refrattivo di cornea e cristallino. Le immagini vengono messe a fuoco dietro al piano retinico; il difetto si corregge con lenti convergenti che spostano il fuoco anteriorrmente, sulla retina.
  • Astigmatismo: questo difetto, dovuto ad un’esagerata rotondità dell’occhio, non permette di mettere a fuoco sia gli oggetti vicini sia quelli lontani. I due meridiani principali vengono messi a fuoco su piani diversi; se uno dei due piani focali cade sulla retina si ha un astigmatismo semplice, miopico o ipermetropico; se entrambi i piani focali cadono anteriorormente o posteriormente alla retina si ha un astigmatismo composto, rispettivamente miopico o ipermetropico; se i due piani focali cadono l’uno davanti e l’altro dietro la retina, si ha un astigmatismo misto.
  • Presbiopia: è un difetto refrattivo fisiologico che impedisce di mettere a fuoco da vicino dopo i 40, 45 anni.
  • Ambliopia: è una riduzione del visus dovuta alla soppressione del riconoscimento delle immagini a livello cerebrale, spesso dovuta ad un difetto di refrazione o ad uno strabismo non riconosciuti.
  • Cataratta: si tratta di un progressivo opacamento del cristallino (la lente che si trova dietro l’iride che contribuisce a mettere a fuoco le immagini sul piano retinico). È una patologia tipica dell’età senile, ma in alcuni casi può manifestarsi alla nascita (cataratta congenita) o in epoca più precoce a causa di traumi, intossicazioni o altre patologie oculari.
  • Cheratocono: è una patologia caratterizzata dalla protrusione a cono della cornea (il tessuto più anteriore e trasparente dell’occhio).
    Normalmente colpisce l’area centrale e paracentrale inferiore.
    È una patologia ad insorgenza graduale che dà luogo ad un astigmatismo miopico composto irregolare. Tale difetto può essere rilevato con l’oftalmometro, strumento che serve a misurare la curvatura della superficie anteriore della cornea nella sua porzione centrale, o con il fotopografo, strumento di ultima generazione in grado di misurare la curvatura della intera superficie corneale e di riportarla sotto forma di una mappa a colori. Quando la correzione con occhiali o lenti a contatto non è possibile, a causa dell’elevata irregolarità dell’astigmatismo o della intolleranza ad essi, è necessario ricorre alla chirurgia.
  • Congiuntivite: è l’infiammazione che colpisce sia la cornea sia la congiuntiva. La congiuntivite può essere provocata da un Adenovisus, ovvero un virus che infetta le vie aeree e si trasmette poi agli occhi (congiuntivite adenovirale); da un corpo estraneo che porta alla formazione di papille infiammate all’interno della congiuntiva (congiuntivite gigantopapillare), da un fenomeno allergico verso sostanze come pollini o pelo di animale (congiuntivite primaverile) o essere legata ad un’eccessiva secchezza dell’occhio (congiuntivite secca).
  • Corioretinopatia sierosa centrale: si tratta si un versamento di liquido tra gli strati retinici che può essere causato da infezioni virali o da patologie degenerative. In questi casi il paziente manifesta una visone distorta ed offuscata.
  • Degenerazione Maculare Senile Atrofica: si tratta di un deficit del visus imputabile ad alterazioni dell’epitelio pigmentato o a drusen (formazioni ialiniche o lipidiche presenti tra l’epitelio pigmentato retinico e la membrana di Bruch).
  • Degenerazione Maculare Senile Essudativa: si manifesta con annebbiamento, deficit del visus, e visione alterata, imputabile alla presenza di liquido sottoretinico ed intraretinico ed alla presenza di emorragie sulla Membrana Neovascolare.
  • Dipoplia: si tratta della visione doppia, causata da una differente capacità di focalizzazione degli occhi che impedisce alle immagini di cadere nei punti simmetrici della retina.
  • Distacco della retina: il fenomeno presenta sintomi come una sensazione di ombra scura in una parte del campo visivo corrispondente, per estensione, all’ampiezza della retina distaccata. Il distacco può essere preceduto dalla visione di mosche volanti (miodesopsie) o di lampi (fotopsie).
    Può accadere a causa della rottura della retina stessa, per un’eccessiva trazione sulla retina da parte del corpo vitreo o per fenomeni essudativi come neoformazioni coroideali.
  • Distacco di vitreo – miodesopsie: il paziente ha la sensazione di vedere piccoli corpuscoli grigia­stri o scuri che fluttuano nel campo visivo. Questo fenomeno, denominato miodesopsia, è dovuto alla presenza di piccoli addensamenti di umor vitreo all’interno dell’occhio. Se il fenomeno degenerativo vitreale prosegue, può portare allo scollamento dell’umor vitreo dalla retina, ovvero al distacco di vitreo.
  • Emorragia sottocongiuntivale: è il versamento di sangue tra il bulbo e la congiuntiva.
  • Epifora: si tratta di un flusso di lacrime patologico, normalmente causato da un restringimento a carico delle vie lacrimali di deflusso.
  • Glaucoma: patologia caratterizzata dall’aumento della pressione intraoculare (o tono oculare) che determina un danno a carico del nervo ottico e un progressivo deterioramento del campo visivo.  Il glaucoma può essere acuto o cronico. Il glaucoma acuto può portare alla cecità entro poche ore dalla sua insorgenza. I sintomi sono un forte dolore oculare e perioculare accompagnato da nausea e vomito, da un offuscamento della vista e dalla visione di aloni colorati attorno alle luci. La causa è una chiusura dell’angolo camerulare, ovvero la struttura che consente l’eliminazione dell’umore acqueo che va ad accumulare all’interno del bulbo oculare. Il glaucoma cronico, o ad angolo aperto, è caratterizzato da un aumento più ridotto della pressione intraoculare, che, protratto nel tempo, porta a danni molto spesso irreversibili.
  • Neurite ottica: si tratta dell’infiammazione del nervo ottico. Le cause possono essere molto diverse tra loro ma è sempre necessario un intervento immediato per non compromettere la capacità visiva. La cura si basa sulla somministrazione di forti farmaci antinfiammatori.
  • Occlusioni venose: possono essere dovute ad alterazioni della parete vascolare, disturbi emodinamici o patologie ematiche e presentarsi in forma essudativa o ischemica.
  • Pinguecola: è una piccola formazione giallastra costi­tuita da elementi cellulari della congiuntiva, che si forma sulla congiuntiva stessa, lateralmente alla cor­nea.
  • Pteriglio: è l’inspessimeto triangolare della congiuntiva, con apice, verso la cornea. Qualora dovesse muoversi verso il centro della cornea, può compromettere la visione.
  • Retinopatia arteriosclerotica: patologia caratterizzata da alterazioni dei vasi arteriosi, le cui pareti si ispessiscono dando origine a fenomeni di occlusione venosa.
  • Retinopatia diabetica: patologia secondaria al diabete che si presenta in due varianti.
  • Retinopatia diabetica Background caratterizzata da microaneurismi e microemorragiole con eventuale Edema Maculare.
  • Retinopatia diabetica proliferante caratterizzata da neovasi e aree ischemiche soggette a gravi complicazioni.
  • Retinopatia ipertenziva: patologia secondaria all’ipertensione arteriosa, caratterizzata da restringimenti localizzati dei vasi arteriosi, infarti retinici, ed edema della papilla ottica.
  • Strabismo: si tratta dell’incapacità di mantenere gli occhi allineati quan­do si fissa un oggetto. Lo strabismo può essere convergente (l’occhio devia verso il naso) o divergente (l’occhio devia verso le tempie) e può essere intermittente o costante. La patologia può coinvolgere un solo occhio o entrambi.
  • Uveite: infiammazione dell’uvea, lo strato vascolare del bulbo oculare. Può avere sede diversa: anteriore, media e posteriore e una pluralità di cause (herpes zoster oftalmico, sifilide, tubercolosi).

SEDE LEGALE

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